IO RESTO ALL’ESTERO
RACCONTACI COME VIVI L’EMERGENZA

Da un po’ di tempo ormai restiamo sempre nello stesso posto, senza poter ridurre le distanze. Non c’è molta differenza tra Wellington, Durham, Bologna, Copenaghen, Belfast, il nostro mondo è una casa, una libreria, un divano. E’ come se fossimo tutti dei residenti all’estero, l’unico mezzo per restare in contatto è uno smartphone.
Così abbiamo chiesto ad alcuni amici che non vivono in Italia cosa si prova a stare lontani da casa due volte, a vivere la loro distanza doppia: quella geografica e quella imposta dalla quarantena. Ci hanno raccontato di piccole cose e di comportamenti quotidiani, si sono affacciati al loro smartphone e ci hanno salutato. Ci hanno fatto capire che non è la tecnologia ad annullare le distanze, sono i nostri sentimenti a darle questo potere.